Pubblicato in: Poesia

Paraclausithyron

Non ha venti per muoversi
né soffi e né lacci
immobile nel tempo
come se fosse,
a bella posta,
il ludibrio
di gentaglia
che passa
mira e rimira
giudica e sparla

La bocca nascosta dalle dita
di mano

palmata o distorta

in un bieco tentativo di nascondere le parole

Ah! Una risata!
la fai
ed io la vedo
rido anch’ io con te
Ora invece vedo una lacrima
Farsi spazio sul monte delle gote
Mi commuovo e piango con te

Specchio io sono
Di ciò che fai

Voce grossa udita
odo e udirò
Io invece taccio
È il silenzio che ci fa diversi
Io, muta
e le meningi parlano

2 pensieri riguardo “Paraclausithyron

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