Pubblicato in: Digressioni, Pensieri

I bravi

…. E poi ci sono i bravi. No, no, ragazzi, non quelli dei Promessi Sposi.
I bravi sono quelli che si credono sempre nel giusto: al momento giusto, nel posto giusto, con il vestito giusto, con il capello giusto, con la parola giusta, e via dicendo.
Quelli che ogni cosa al suo posto, e che ma noooo! Che dici? Non è così!, oppure quelli che ma non va bene, non si fa così, e che, infine, te lo dico io come si fa.
Insomma, quelli che si ergono a MODELLI DI VITA e che ti si pongono davanti come l’Esempio, che ti lasciano intendere di essere i Migliori, che lasciano sottintendere, ad ogni piè sospinto, di avere messo nella loro cassaforte del pensiero un misero pizzinno sul quale è trascritta la ricetta della vita, con strategie e piani alternativi per ogni fallimento momentaneo. Si narra che ce ne sia uno anche sull’uso di un detersivo al posto di un altro, per esempio.

Quelli che appartengono alla categoria dei bravi abitano in un quartiere a loro riservato che ospita l’antica e prestigiosa Via delle Certezze e la maestosa Piazza dell’Assoluta Verità.
Viaggiano sempre sul marciapiede e, quando li incontri, ti lasciano, o benevolmente ti spingono sotto, cosicché il loro sguardo possa partire dall’alto.
D’altra parte, i dodici\quindici centimetri di cemento lo consentono e, sebbene tu provi in vari modi, anche sudando per l’impegno e la fatica, ti impediranno di salire per guardarli negli occhi: è come se ci fosse, tra te e loro, una lastra di vetro.
Si illudono, poveretti, di farti sentire, letteralmente, una cacca, in realtà, tutti sappiamo che le cacche stanno anche e soprattutto sui marciapiedi (colpa, questa, non certo dei cani, ma piuttosto di umani maleducati). Di conseguenza, non hanno valutato, ahimè per loro, che smacco! che proprio sopra al marciapiede aumenta la probabilità di schiacciamento di cacche da parte di qualche pedone distratto.

Ecco, mi piacerebbe proprio chiedere a lor signori se hanno sentito mai il suono dello splash nel momento dello schiacciamento, ovvero quello della loro testa sotto la suola della scarpa o il cattivo odore che tal gesto emana (per referenze rivolgersi al proprietario della scarpa) o, ancora, vorrei che mi descrivessero la sensazione di smarrimento provocata dal liquefarsi della materia. Paradosso poi sarebbe se il proprietario della scarpa facesse causa per danno…
Sarebbe da ridere

Ilidia Comparini – La strega vera

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