Pubblicato in: Poesia

September – La mia città è arte

Silente,

La luce riflette,

Lo sguardo ammaliato si incolla su immagini d’arte.

Scorci di buio e palle di luce

Fasci di colore su vessilli d’onore

C’è un orizzonte pieno zeppo in fondo.

Aria di settembre entra in questa finestra spalancata

Porta il brivido della refola e il fremito di commozione:

O Città mia,

ti respiro di un odore salino,

ho sulla pelle la colla salmastrosa dello scoglio

Accetto la sferzata del libeccio in pieno viso come un sacro manrovescio,

Ciuccio e mastico il cacciucco e lo sciacquo col vino rosso.

Infine, la pace.

Questo è genio, questo è stile.

Ilidia Comparini – La strega vera

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