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Right now : we are far but close

Joyful: e fu amore………. un incontro voluto desiderato cercato e conquistato.

Difficile, è veramente descrivere le emozioni che si generano dentro un coro e che lo stesso coro riesce, con energia gioiosa, a trasmettere perché un coro non è una somma di voci, ma è LA voce: le persone diventano una sola, i cuori si stringono in uno, i sorrisi si allargano, le mani si stringono, i movimenti simultanei si coordinano spontaneamente, gli occhi si scambiano una visione di un universo diverso. Sì, c’è anche preparazione, sacrificio, prove, ma vi posso garantire che il legame è autentico.

Mi mancano, ci manchiamo.

Durante il periodo della prima pandemia abbiamo cercato di fare e farci compagnia con questo video

La carica dei 101

Riporto qui le parole con il quale il nostro direttore Riccardo Pagni ha presentato il video

101 cantanti, quelli del “Joyful Gospel Ensemble” di oggi, ai quali, in questa occasione particolare, si sono uniti molti fra coloro che, nel passato, hanno percorso un pezzo di strada insieme al nostro coro. Tutti uniti dalla stessa passione ed entusiasmo che solo la magia della musica sa dare, in un brano pieno di energia e grande carica vocale.Ogni corista ha cantato la canzone da casa propria e la registrazione audio è stata ottenuta con le sole riprese fatte con lo smartphone, su base orchestrale pre – registrata in precedenza. Dedichiamo questa nostro contributo a tutti i Teatri, alla Musica ed al Canto.Montaggio video e mixing: Foto Francesco De Martino PhotographerUn ringraziamento particolare a Izio Pagni per il suo prezioso contributo Un affettuoso saluto ad Aircs ODV ed al Teatro Goldoni Livorno. Grazie a tutti gli amici che, con grande entusiasmo e partecipazione, hanno abbracciato questo progetto.”

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Mettetevi la mascherina

DADAWORD

A tutti quelli che si attaccano alla frase “aveva patologie pregresse” come a una zattera nel mare in tempesta, ricordo che parliamo di un ragazzo le cui fantomatiche patologie pregresse consentivano di svolgere un’attività lavorativa e, non ultimo, andare a ballare e divertirsi in Costa Smeralda come altri coetanei.È morto di insufficienza respiratoria acuta determinata da polmonite interstiziale.Se poi aveva il colesterolo alto o l’unghia incarnita questo non modifica il senso generale del discorso che dovrebbe essere chiaro a tutti.Di Covid si può morire, a qualunque età.Leggo che si muore anche di infarto, e sono d’accordo, infatti esistono le unità coronariche.Ma un cardiopatico che ti starnutisce in faccia non ti fa diventare un cardiopatico.Quindi mettetevi quella stracazzo di mascherina”.-

Marco Mura, medico del reparto di Radiologia dell’ospedale S.S. Trinità di Cagliari

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